mercoledì 20 maggio 2009

LA TRUFFA -DEI SOLDI-14...(trading on line)


Procediamo quindi con il MOMENTUM
L'oscillatore momentum indica la forza del mercato misurando il tasso di variazione dei prezzi rispetto ai loro livelli effettivi. Questo concetto è fondamentale per tutta l'analisi tecnica basata sugli oscillatori. Per costruire le linea del momentum a cinque giorni occorre sottrarre all'ultimo prezzo segnato quello di chiusura di cinque sedute precedenti. La formula quindi sarà:M=V-V1
dove V è l'ultimo prezzo di chiusura e V1 è il prezzo di cinque giorni prima.gli investitori tendono principalmente ad adoperare 10 o 14 periodi di taratura; ovviamente nessuno vieta di utilizzare periodi differenti.Il grafico del momentum presenta la linea di riferimento dello zero. Molti analisti tecnici considerano come segnale d'acquisto il superamento al rialzo della linea dello zero, mentre l'incrocio al ribasso genera un segnale di vendita. Ciò nonostante bisogna ricordare che l'analisi della tendenza primaria del mercato rappresenta sempre la prima cosa da individuare e l'analisi degli oscillatori non deve diventare una giustificazione per andare contro tale tendenza. Di conseguenza si potranno aprire operazioni long solo inserite in una tendenza primaria impostata a rialzo.Uno dei problemi relativi all'utilizzo del momentum consiste nell'assenza di una banda superiore ed inferiore per avere a colpo d'occhi i possibili ipercomprati o ipervenduti.
Adesso vediamo O.B.V.On Balance Volume (OBV) sviluppato da Joseph E. Granville, si basa sul presupposto che le cosidette mani forti entrano (fase di accumulo) o escono (fase di distribuzione) dal mercato in anticipo rispetto alla massa degli investitori. Questo indicatore prende in considerazione l'evoluzione dei volumi in rapporto con l'andamento dei prezzi cioè rappresenta la somma algebrica dei volumi scambiati nelle varie sedute di borsa. Per il calcolo di questo indicatore bisogna tener conto delle seguenti regole: Si sommano i volumi del giorno in questione al valore dell'indice OBV del giorno precedente, nel caso in cui si è avuto un aumento del prezzo.
Si sottraggono i volumi del giorno in questione al valore dell'indice OBV del giorno precedente, nel caso in cui si è avuto un ribasso del prezzo OBV decrescente con prezzi in aumento o mercato in fase di congestione è un segnale di indebolimento del titolo
OBV crescente con prezzi in diminuizione segna un probabile inversione di tendenza
OBV uniforme con i prezzi, non rilascia segnali o conferma la tendenza.
Ora il PARABOLIC SAR sviluppato da by J. Welles Wilder mette in relazione il tempo con il prezzo Questo indicatore è usato per individuare il punto di inversione della tendenza, lutilizzo di questo indicatore comporta una costante permanenza sul mercato ed al segnale di inversione corrisponde una chiusura della vecchia posizione per aprirne una nuova in senso opposto. Se ad esempio eravamo posizionati al rialzo, al raggiungimento del SAR (termine che indica il punto di inversione acronimo dall' inglese Stop and Revers Point ), chiuderemo la posizione per aprirne una nuova allo scoperto.E' considerato da molti trader come è un' eccellente trend following ma in fasi di lateralità del mercato rilascia molti falsi segnali.
(R.S.I.)Il Relative Strength Index (RSI), o indice di forza relativa Fu ideato da John Welles Wilder Si tratta di un indicatore di momentum che riesce però ad ovviare ad alcuni problemi presenti nel momentum, nel Rate of change o in altri INDICATORI Il Relative Stregth Index presenta una banda d'oscillazione costante, da 0 a 100, che permette una comparazione dei valori con alcuni livelli costanti prestabiliti. Il termine di indice di forza relativa e' comunque improprio Infatti con la forza relativa solitamente si intende un grafico lineare che mette in rapporto due differenti entità, come per esempio un'azione e il suo indice L'indice ideato da Wilder non misura alcuna di queste correlazioni traendo quindi in inganno.Presentando una banda d'escursione costante, da 0 a 100, è possibile individuare zone fisse in cui l'oscillatore si trovi in una situazione di estremo; saranno quindi considerate zone di ipercomprato quando l'oscillatore segnerà valori superiori a 70, mentre saremo in ipervenduto qualora segnasse valori inferiori al 30. Va comunque fatto notare come la dottrina classica dell'analisi tecnica identificasse questi livelli di estremo a 80 e 20, anziché 70 e 30.
Abbiamo ora Lo Stocastico, è uno degli indicatori sicuramente più diffusi tra gli analisti tecnici. Ciò è dovuto al fatto che si tratta di uno strumento che dà ottimi spunti operativi, arrivando addirittura ad individuare possibili massimi e minimi del mercato. Come ogni altro indicatore, non è però infallibile. Anche lo Stocastico, quindi, è da usarsi associato ad altri elementi di analisi, è stato sviluppato da William Blau ed è stato introdotto nel 1993 comparendo sul of Technical Analysis of Stocks & Commodities magazine.
Questo indicatore oscilla tra 0 e +100, misura la posizione relativa del
valore di chiusura nell'ambito della sua escursione periodica(o giornaliera)L'interpretazione di un segnale di acquisto si ha se l'indicatore supera la linea di demarcazione inferiore a 20 dal basso verso l'alto mentre il superamento della quota 80 dall' alto verso il basso genera un segnale di vendita. Si possono usare come segnali operativi adi acquisto e vendita anche le intersezioni tra le curve, la prima detta %K line che pur non essendo un indicatore di velocità segnala con relativa precisione nuovi massimi o nuovi minimi relativi , la seconda detta %D line disegna una specie di media mobile esponenziale della % K line, e serve ad ammorbidirla e poterla interpretare meglio.
continua.............

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