Alla luce del precedente post, e' dunque fondamentale, come gia' in precedenza scritto, fare i passi il piu' possibile con la giusta sequenza.
Per prima cosa bisogna valutare il lato finanziario, rapportato al lo strumento finanziario che andiamo a studiare, e che quindi possa rientrare nelle nostre possibilita', con una certa comodita'.
Non operate su mercati che vi possono mettere alle corde in poche operazioni, almeno -sette- operazioni in loss dovreste essere in grado di sopportarle, se non e' cosi' lasciate perdere almeno fino a quando tutto e' al proprio posto.
Controllate bene se non potete stare davanti al computer,il livello di loss raggiunto durante l'operativita', e fatevi bene i conti, se tutto rientra nei vostri calcoli preventivati, se non dovesse essere cosi' cercate di risolvere la problematica quando ancora e' tutto una simulazione, perche' quando si fara' sul serio, come ho gia' avuto modo di scrivere le cose gia' si complicheranno di suo per motivi naturali e ovvii.Non e' possibile per natura poter preventivare il 100% delle problematiche, ed e' appunto partendo da questo presupposto, che tutto cio' che e' in nostro potere correggere, sia fatto per tempo.
Per quanto riguarda il parametro da osservare, per quanto riguarda lo stop loss, ognuno ha le sue belle teorie, e credo che chi stia leggendo ne avra' quindi un'idea, giusta o sbagliata che sia.
Su questo punto si potrebbero scrivere un sacco di cose, dipende dal mercato......... dipende dalla propensione al rischio........
dipende da cosa si vuole ..... dipende.....dipende....., e c'e' anche chi sostiene che lo stop loss e' superfluo, e addirittura si guadagna solo non mettendo un tetto alle operazioni effettuate, lasciandole liberamente a se stesse--TANTO POI IL MERCATO RISALE--.
IO personalmente rispetto ogni punto di vista, anche perche' ognuno e' libero di fare e gestire il proprio denaro come meglio crede, ma ovviamente e spero si sia capito, NON LO CONDIVIDO.
Sono piuttosto per le proporzioni, cosa voglio dire!?
voglio dire che tutto deve avere un senso proporzionale per poter dare i frutti, altrimenti il carro si ribalterebbe ogni volta.
Le operazioni borsistiche, non differiscono dalla nostra bottiglia d'acqua che vediamo ed usiamo tutti i giorni sulle nostre tavole, la classica bottiglia da un litro.
La prima cosa a cui pensare durante l'operativita'e' il salvaguardare il capitale iniziale, cioe' il nostro litro d'acqua, facendo cosa?
Facendo una proporzione fra l'acqua che si consuma normalmente, e la nostra capacita' di approvvigionamento.
L'acqua che si consuma e' il loss, mentre l'approvvigionamento e' il gain, cio' che siamo stati capaci di guadagnare, va da se' che se beviamo piu' di quello che dovremmo, quindi perdiamo piu' di cio' che abbiamo guadagnato, ogni volta bisognera' mettere in tavole piu' bottiglie per riuscire a stare al passo, quindi bisognera' guadagnare di piu' per portarci alla pari.
Avete letto bene, non per guadagnare, ma rischiare di piu' per mettervi alla pari, questo perche' non esiste la giusta proporzione tra rischio e guadagno, cioe' fra l'acqua bevuta e quella che avete a disposizione.
La mia idea sullo stop loss e' semplicissima, non deve mai essere piu' del gain preventivato, cioe' quella proporzione di guadagno che mirate quando aprite un' operazione.
Se per ipotesi il vostro sistema vi puo' dare 100€ ad esempio di guadagno ad operazione, il loss quindi lo stop loss deve essere posto al massimo a 100€.
Tutto questo per proporzione, il vostro sistema di trading, deve lavorare in negativo ben 6 sei volte su 10 dieci per subire perdite, e va da se' che se nella normalita',-E NON NELLA CASUALITA'- questo succede, significa che c'e' qualcosa da rivedere nelle regole di trading.
Qualsiasi altro modo di impiantare un sistema di stop loss, cioe' del tipo superiore al gain preventivato, non solo lo ritengo pericoloso, ma illogico sotto il profilo matematico statistico.
Aumentare di 20€ lo stop loss, sempre mantenendo come esempio i 100€ di gain preventivato ad operazione porterebbe matematicamente parlando, a dover effettuare 6 sei operazioni in positivo per riuscire ad andare alla pari di 5 operazioni in perdita.
Ora va da se' che con queste prospettive e' meglio cambiare idea e non tradare, almeno non si perderanno un sacco di soldi, perche' il rischio paragonato alla proporzione di guadagno e' davvero alto.
continua................
giovedì 15 ottobre 2009
mercoledì 7 ottobre 2009
LA TRUFFA -DEI SOLDI- 36....(PRIMI PASSI NELLA FINANZA)
Nel concentrare le nostre risorse,concentrandoci su un mercato, non dobbiamo commettere l'errore di sceglierne uno a caso, cioe' pensando che uno ne valga un'altro, altrimenti rischieremmo di studiare un mercato, magari a noi inaccessibile.
Qui' entra in gioco il famoso -IO-,cioe' il conoscersi, di fondamentale importanza,infatti e' a questo punto che i ragionamenti fatti nei post iniziali, cominciano a riemergere, e ad avere una valenza reale.
Visto dunque che sarebbe meglio mettere tutte le nostre capacita' in un solo mercato, per ovviamente ottimizzare le nostre risorse, sarebbe controproducente, cercare di conoscere a fondo qualcosa che poi all'atto pratico non potremmo sfruttare.
Sto parlando ovviamente del lato economico, sotto i vari aspetti, dal margine richiesto,cioe' il capitale che la banca vi chiede come garanzia per poter operare, il valore del minimo movimento tick, o punto che sia, e la volatilita' del mercato stesso.
Tutte queste componenti, fanno una differenza sostanziale,che esulano dalle vostre capacita', visto e considerato che non tutti hanno il portafoglio a fisarmonica, e possono permettersi 10.000-15000€ come capitale da mettere a garanzia per poter operare.
Quindi per quelli che non possono o vogliono mettere in palio cifre del genere, -SI STA PARLANDO DELL'INIZIO- e' consigliabile fare una ricerca sui mercati che piu' si addicono alle vostre portate finanziarie, e alla vostra capacita' di sopportazione alla pressione, che ogni mercato inevitabilmente vi sottoporra'.
Capito questo concetto, di per se' semplice, ma poco considerato quando si inizia a studiare, significa non trovarsi ad aver effettuato mesi e mesi, ma in realta' sono anni a studiare un qualcosa che al lato pratico, cioe' quando prendiamo la decisione di operare sul serio, ci rendiamo conto che non puo' fare per noi.
Quando durante gli studi, si fa simulazione sulla carta, si annota se la giornata e' stata positiva oppure no, senza per ovvi motivi, averla vissuta veramente, cioe' attaccato al video seguendo movimento per movimento con tutto quello che il vostro cervello in dati momenti AVREBBE POTUTO macchinare ecc.
A volte, non ci si rende nemmeno conto del loss subito prima magari di essere andati in positivo, quindi la domanda e': MA NELLA REALTA' IN QUEL FRANGENTE CIOE'--IL LOSS- SARESTE UGUALMENTE RIMASTI SUL MERCATO??
altra domanda: MA QUANTO LOSS SIETE DISPOSTI A CONCEDERE PRIMA DI USCIRE DAL MERCATO???
altra domanda: VI POTETE PERMETTERE SETTE -MASSIME PERDITE -CONSECUTIVE, SENZA COMPROMETTERE IL CAPITALE, PER POTER OPERARE ANCORA SU QUEL MERCATO???
Per massime perdite intendo quello che voi avete preventivato durante gli studi come capitale massimo da sacrificare per ogni operazione.
continua.............
Qui' entra in gioco il famoso -IO-,cioe' il conoscersi, di fondamentale importanza,infatti e' a questo punto che i ragionamenti fatti nei post iniziali, cominciano a riemergere, e ad avere una valenza reale.
Visto dunque che sarebbe meglio mettere tutte le nostre capacita' in un solo mercato, per ovviamente ottimizzare le nostre risorse, sarebbe controproducente, cercare di conoscere a fondo qualcosa che poi all'atto pratico non potremmo sfruttare.
Sto parlando ovviamente del lato economico, sotto i vari aspetti, dal margine richiesto,cioe' il capitale che la banca vi chiede come garanzia per poter operare, il valore del minimo movimento tick, o punto che sia, e la volatilita' del mercato stesso.
Tutte queste componenti, fanno una differenza sostanziale,che esulano dalle vostre capacita', visto e considerato che non tutti hanno il portafoglio a fisarmonica, e possono permettersi 10.000-15000€ come capitale da mettere a garanzia per poter operare.
Quindi per quelli che non possono o vogliono mettere in palio cifre del genere, -SI STA PARLANDO DELL'INIZIO- e' consigliabile fare una ricerca sui mercati che piu' si addicono alle vostre portate finanziarie, e alla vostra capacita' di sopportazione alla pressione, che ogni mercato inevitabilmente vi sottoporra'.
Capito questo concetto, di per se' semplice, ma poco considerato quando si inizia a studiare, significa non trovarsi ad aver effettuato mesi e mesi, ma in realta' sono anni a studiare un qualcosa che al lato pratico, cioe' quando prendiamo la decisione di operare sul serio, ci rendiamo conto che non puo' fare per noi.
Quando durante gli studi, si fa simulazione sulla carta, si annota se la giornata e' stata positiva oppure no, senza per ovvi motivi, averla vissuta veramente, cioe' attaccato al video seguendo movimento per movimento con tutto quello che il vostro cervello in dati momenti AVREBBE POTUTO macchinare ecc.
A volte, non ci si rende nemmeno conto del loss subito prima magari di essere andati in positivo, quindi la domanda e': MA NELLA REALTA' IN QUEL FRANGENTE CIOE'--IL LOSS- SARESTE UGUALMENTE RIMASTI SUL MERCATO??
altra domanda: MA QUANTO LOSS SIETE DISPOSTI A CONCEDERE PRIMA DI USCIRE DAL MERCATO???
altra domanda: VI POTETE PERMETTERE SETTE -MASSIME PERDITE -CONSECUTIVE, SENZA COMPROMETTERE IL CAPITALE, PER POTER OPERARE ANCORA SU QUEL MERCATO???
Per massime perdite intendo quello che voi avete preventivato durante gli studi come capitale massimo da sacrificare per ogni operazione.
continua.............
lunedì 5 ottobre 2009
LA TRUFFA -DEI SOLDI- 35....(PRIMI PASSI NELLA FINANZA)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJGnumkWAKX0p80BFBb9AOn2hmNfA4fxaBQikitksVcgV0wTLiPD2T9iV8Ga1_64f7B0GakvTx-q-Z7GBdbbfQE9JkSCYfENmjZJ-GMp8vL-7xpdxMRPUq9J_BBY5o1bCbf7zTKuaVGKK6/s320/studiare.jpg)
Proseguendo il discorso sull'affrontare i mercati,dobbiamo fare una distinzione tra quantita' di dati a disposizione, e mercati da studiare.
Un -VECCHIO DETTO: CHI DICE DI SAPER FAR TUTTO, ALLA FINE NON SA FAR NULLA.-
Credo che a chiunque, sia capitato di incontrare durante il proprio percorso di vita, la classica persona che si vanta di sapersi arrangiare in tutto, e nella quasi totalita' delle volte, queste persone -TENDONO PROPRIO A VIVERE ARRANGIANDOSI.-
Questo vecchio detto, e' decisamente il miglior esempio, anche se lo riportiamo sul mercato finanziario, infatti in questo settore, ci sono molti prodotti su cui operare,e appena si crede di aver trovato un metodo che possa dare risultati soddisfacenti, non si vede l'ora di testarlo su molti mercati.
Ora fino a quando lo si testa virtualmente, e' un discorso, altra faccenda e' operare realmente, infatti all'inizio di questo blog, ho scritto appunto che uno dei possibili problemi poteva essere la concentrazione, o meglio il pericolo di perdere la concentrazione.
Credo di non voler assolutamente cercare di restringere i comparti su cui studiare, ma credo anzi di sconsigliare un passaggio poco espresso, cioe' quello della dispersione.
La dispersione della concentrazione come abbiamo gia' avuto modo di dire, e' una cosa assolutamente da evitare, crea confusione, stanchezza mentale e fisica , e pochi risultati concreti, va da se'quindi che se si vogliono fare passi avanti, sarebbe cosa buona, ricordarsi di questa problematica nel caso vi ci dovreste capitare, vostro malgrado.
Per evitare tutto cio', la cosa piu' -semplice- e' quella di utilizzare tutte le vostre rirorse, su un mercato specifico, e studiarlo in tutte le sue parti possibili ed immaginabili.
continua...........
giovedì 1 ottobre 2009
LA TRUFFA -DEI SOLDI- 34PRIMI PASSI NELLA FINANZA)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2DXk48v61aEYjImEHDAnno2tmTi64odQwOYsMagGlm4xgAJIyA4XsiU_yIoXztstdQRiRp9qmIH8ZXD2aQwO6_12od3Iv-h31VjRg8f9p1psb3tyz6bE4DTjni7H9PkWgPqDc44kDLv7u/s320/opposTI.jpg)
Proseguendo nella nostra avventura, bisogna, credo a questo punto, sottolineare il fatto che non esistono mercati piu' semplici di altri.
Perche' scrivo questo!?, perche' sovente all'inizio e non solo, ci si puo' far sopraffare da confusione, essa e' ovviamente creata dalla difficolta' della materia in questione, e da un percorso formativo non proprio lineare.
Come abbiamo visto nei precedenti post, le scuole di pensiero riguardanti il trading, sono diverse, non solo tecnicamente, ma anche ideologicamente.Questo porta l'aspirante trader, a dover entrare e cercare di capire mondi totalmente differenti, a volte in contrapposizione addirittura.
Ovviamente vi starete domandando, COME E' POSSIBILE AVERE DUE PENSIERI CONTRAPPOSTI SE IL MERCATO E' UNO???
LA RISPOSTA E' MENO MALE CHE E' COSI' ALTRIMENTI NON ESISTEREBBE LA CONTRATTAZIONE.
Ma lasciando questa logica di mercato, la contrapposizione data appunto da -INTERPRETAZIONI, perche' di questo si tratta- crea naturalmente contrasti, che inevitabilmente saranno a volte condivisi per una motivazione a volte rifiutati per altre motivazioni, causando durante il percorso l'effetto yo-yo, con l'allontanamento da alcuni concetti considerati, in un primo momento errati o non graditi, per poi riavvicinarsi avendoli magari capiti meglio, o avendoli inseriti nel giusto contesto.
Questo modo di portare avanti lo studio, non solo e' per quanto mi riguarda -GIUSTO, MA LO RITENGO NECESSARIO-, PERCHE' NELLA SUA COMPLESSITA'INIZIALE, CHI CI SI RITROVA DENTRO, HA LA PROVA CHE STA PERCORRENDO, QUINDI CONOSCENDO DIVERSE REALTA', DALLE QUALI ESTRAPOLARE CON LE PROPRIE CAPACITA'LE VERE ESSENZE, QUEL CONCENTRATO DI GIUSTO EQUILIBRIO che gli fara' fare i passi successivi filtrando sempre piu' cio' che non serve.
Allo stesso modo, e' possibile durante lo studio, cadere nella falsa convinzione, che esistono mercati piu' semplici da tradare,a volte questo succede quando durante gli studi, cio' che si sta osservando, per motivi che non stiamo a sindacare, compie movimenti facilmente interpretabili, con la conseguenza, falsa convinzione che quello sia un mercato piu' semplice di altri.
Questo argomento si riallaccia al post -32- dove appunto consigliavo di avere piu' dati possibili per ovviare a questo problema, perche' di problema si tratta, creandovi magari leggerezza mentale nei confronti del mercato in discussione, fuorviandovi profondamente.
A volte ripeto alcuni concetti, che ritengo importanti, come appunto l'ultimo citato, perche' come un effetto domino, quello che puo' sembrare un piccolo problema di percorso, puo' creare piu' ostacoli di quello che si pensa, e se possiamo evitarli perche' sappiamo che puo' succedere, e' un notevole vantaggio.
Molto diverso invece e' il modo in cui si affrontano o si dovrebbe affrontare i mercati...........
continua.................
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